giovedì 8 dicembre 2011

Scuola=Problemi. Problemi=Soluzione.

Questa mattina mi é capitato di leggere 2 articoli a riguardo della scuola. Uno sulla Repubblica, ed un altro sul Corriere della Sera, ed entrambi esprimevano ,con termini piuttosto accesi, le difficoltá e i disagi degli insegnanti italiani: non sono rispettati, secondo i genitori hanno sempre torto, "bisogna rendersi conto di queste situazioni", "bisogna trovare un modo di cambiare", "non si puó piú stare con le mani in mano", "eh ma che vergogna"...
Insomma, quello che si dice da anni.

Non ho potuto, a mio malgrado, fare un confronto con la Danimarca.
Qui é decisamente molto diverso.
La scuola é decisamente attrezzata, gli insegnati sono ben pagati, e hanno "il coltello dalla parte del manico". Insomma, una bella situzione. E soprattutto il governo li considera come una risorsa, non come uno spreco.

Ma allora, mi viene da chiedermi, qual´é la differenza.. Cioé, perché 20 anni fa in Italia la situzione scolastica era migliore di adesso? cosa ci ha fatto tornare indietro? e perché invece altri paesi sono cresciuti nel corso di 20 anni e non sono regrediti, com´é normale che sia?

Il primo pensiero mi cade sul governo: diciamocelo chiaro e tondo perché é vero, il governo Berlusconi, fisso per 17 anni di fila, di sicuro non ci ha fatto bene. Sono stati fatti grossissimi tagli e sprechi, ma non penso sia una questione di soldi che ha fatto perdere credibilitá al ruolo dell´insegnante agli occhi degli alunni, non del tutto per lo meno. Al massimo ha perso credibilitá il governo, ma questo é un´altro discorso.

Allora é il metodo di insegnamento? Le apparecchiature in laboratorio e in classe? i ritardi? il fatto che il 90% degli insegnanti sono sopra la cinquantina? O ancora la politica, i ministri dell´istruzione che si sono succeduti che della scuola avevano visto solo il cancello d´entrata?
Probabilmente sono tutti questi motivi, o nemmeno uno.

È sempre cosí: c´é un problema, si inizia a discutere, si contesta, si litiga, e non arriva a nulla. Magari gli italiani ce l´hanno nel DNA, chi lo sa!!!

Io non so dare una risposta  a questo problema, per il semplice fatto che non sono né un genio né un esperto, ma probabilmente la causa potrebbe essere nella mentalitá che é rimasta ancorata a vent´anni fa: vent´anni fa andava bene, adesso non piú. E la scuola perde credibilitá comparata con altri sistemi scolastici di altri Paesi (es. Danimarca, mentre scrivo sono in classe: ogni studente a scuola ha il suo portatile, inconcepibile in Italia- vent´anni fa non c´erano i computer).
Ma allora, se il problema é che deve svilupparsi la mentalitá scolastica, vuol dire che servono apparecchiature, e per avere apparecchiature servono soldi. Chi li ha i soldi? Nemmeno lo Stato, non piú.

E quindi che si fa? Sono aperta a commenti, critiche e idee. Sono certa che i giovani italiani di scuola ne sanno piú che i sessantenni al governo, quindi fuori con le idee ragazzi!

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