martedì 13 dicembre 2011

Piú di quattro mesi fa...

Centotrentanove giorni fa. Et hundrede og niogtredive dage før.
Due stagioni fa. To årstider siden.
Qualche luna, piú di una, é cresciuta e ricaduta da quando sono arrivata in Danimarca.
Ed il tempo é volato! Cosí veloce, che a volte sono preoccupata se riusciró a vivere bene i 7 che mi rimangono, che sembrano proprio pochi.
E dall`Italia mi arrivano mail e frasi che dicono "MANCHI"

Exchange student di tutto il mondo, aiuto.

Questa semplice parola, ha il potere di far traballare la sicurezza di una montagna. E la "montagna" questa volta dovrebbe essere il povero sedicenne/diciasettenne che si ritrova con amici che gli mancano da morire che gli dicono "ci manchi tanto".

Si ragazzi, anche voi mi mancate. Mi mancano le pizzate insieme, le canzoni cantate a squarciagola sotto il cielo stellato di una montagna, accompagnat solo da una chitarra. Mi manca il dialetto, mi mancano i vaneggioni, mi mancate. Ma come ve lo devo dire?

Partendo ho pensato di poter mettere in stand-by la mia vita italiana, come fosse in pausa.
Ma ovviamente non é cosí. La vita va avanti, da tutte le parti, in Danimarca, ma anche in Italia.

E quante cose che mi sto perdendo a cui vorrei partecipare. E quante cose che invece sto vivendo che ho desiderato per molto tempo.
Non mi posso dividere a metá e questa non é una novitá, peró magari posso far combaciare le cose e le emozioni.
Prima di partire, su un giornalino di AFS ho visto un´immagine stilizzata: il prima, il durante e il dopo l´esperienza.
"Prima" era una testa riempita di quadratini tutti impilati ordinatamente. il "durante" era la stessa testa, ma con un grande casino in testa: quadratini e triangolini che non riuscivano a combaciare e a sistemarsi tra di loro. Il "dopo" era una combinazione di quadratini e triangolini.


Non smetteró mai di dire che questa esperienza é probabilmente il periodo piú importante della mia vita, sto cambiando, anche se non capisco ancora in che direzione.

E sono altrettanto certa che quando torneró in Italia romperó le scatole a tutti quanti perché mi mancherá la Danimarca!
Ma non so se ci posso fare qualcosa, non credo.
L´Italia é casa mia, io SONO italiana. Ma la Danimarca non so se sia da meno.
Si, é solo un paese, é la Danimarca come poteva essere il Belgio, la Russia, il Sud Africa, il Messico, o il Canada. Ma questa volta, per me, é stata la Danimarca.

Mi é venuto da piangere quando mi hanno detto che sarei finita qui, anche se era la mia quarta scelta. Non capita spesso di finire a parlare danese alle 7 e mezza di mattina (e soprattutto a capire cosa ti dicono), oppure ad andare a scuola con 3 sudamericane fantastiche, oppure, insomma avete capito.

Italia e Danimarca fanno parte di me. È qualcosa che non riesco a capire nemmeno io, e che mi lascia stupita ogni volta che mi scrivono gli amici: come faccio e essere cosí "divisa" tra due paesi? non lo so.

Sono passati quattro mesi, anzi di piú, 139 giorni, e sono passati veloci.
Non so cosa pensare, oppure lo so ma non riesco ad esprimerlo.
Il senso di questo post "strappalacrime" é questo: ragazzi vi voglio bene, e mi mancate anche voi, un sacco. Ma prima o poi torno ;)

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